Vite in transito
03 November 2014

The collective “Vite in transito” places the human figure in a central role, a source of narration and imagination. Man in constant motion both through the “geographical” journey and through the memory and personal memory.

 

Milano, 3 novembre  – La collettiva Vite in transito pone la figura umana in un ruolo centrale, fonte di narrazione e immaginazione. Uomo in movimento costante sia attraverso il viaggio “geografico” sia mediante la memoria e il ricordo personale. Migrazioni e sconfinamenti geografici, emozioni e sentimenti in continuo divenire, transiti e crossover di linguaggi artistici: dalla pittura all’installazione, dalla poesia alla fotografia.

In questo “mondo” di codici artistici, prendono vita le storie personali di ogni artista in cui si leggono le tracce dei loro transiti, risultato di un viaggio o di un processo identitario. Viaggio inteso come spostamento e migrazione in luoghi lontani, finanche come cammino e passaggio di trasformazione. Tematica che ritroviamo nell’emblematico dipinto di Gauguin “Dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?” (1897) o nella letteratura con Ulisse, Dante e Manzoni. Viaggio come esplorazione sì di luoghi, ma altresì di se stessi, esperienza autentica e diretta che può produrre un cambiamento sulla concezione dell’io e degli altri. Se nell’antichità Ulisse scopre la sua effettiva identità e può far rientro in patria dopo avere conquistato la saggezza con il viaggio, nell’età moderna il celere e indifferente progresso tecnologico ha velocizzato il cammino, rendendo l’uomo senza identità, neo nomade e in perpetuo transito.

In mostra: Agostino Bergo, Alessandro Cacioppo, Andrea Fidone, Anna Argentino, Daniela Dente, Donatella Sarchini, Elena Cianchetta, Lidia Licheri, Lucia Cavalli, Marco Barberio, Maurizio Alberto Molinari, PI&CI, Pierangela Bilotta, Rolando Zucchini, Selene Di Domenicantonio, Stefania Daneluzzo.

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