Backdoor

Descrizione

Nell’inquadratura pittorica il paesaggio urbano non è solo scenografia, ma momento di sospensione, di perdita dei punti di riferimento. E’ l’inizio di una storia, l’inizio di un film, un fermo immagine che narra un episodio entro uno spazio definito da una cornice. Il tempo è congelato e la tensione inerte, mentre l’azione sembra “fuori campo”, in un mondo altro. Scelte linguistiche che avvicinano al mondo del cinema, alla temporalità sospesa di Michelangelo Antonioni, alla spazialità di David Lynch e Wim Wenders e alla fotografia di Gregory Crewdson. Lo spazio rappresentato si svuota, le figure umane si dissolvono per lasciare il posto agli oggetti, ai mezzi di trasporto o ai cartelli stradali. Il titolo riempie il viale di inquietudine: una persona, poco visibile, dipinta di spalle accanto al furgone sulla strada scura. I raggi di luce filtrando tra i rami contrastano le tenebre. L'immagine raffigura un momento emotivamente intenso in cui qualcosa di molto importante sembra essere accaduto o stia per accadere. Come foto di una scena di un film, questa ritrae una storia misteriosa che si riduce ad una singola immagine, statica, di grande carica.


Dettagli

Tecnica: Acrilico su tela
Dimensione: 50x50 cm
Data: gen 2017

Premi

Stencil Art Prize 2017

Mostre

Muswellbrook Regional Art Centre
Mostra alla Stirrup Gallery